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Top posts

  • L'Epifania

    06 gennaio 2014

    Epifania significa manfestazione. E' la festa in cui si ricorda un fatto straordinario: Dio si è rivelato ai magi attraverso un semplice segno, la stella, ed essi hanno accettato di mettersi in cammino. Quante volte vengono a noi offerte le tracce della...

  • Il bene dell'uomo

    01 gennaio 2014

    Dio non vuole nient'altro che il vantaggio dell'uomo, la sua vera grandezza, la sua dignità suprema. Ecco che cos'è la volontà di Dio: il bene dell'uomo. Dalla prima all'ultima pagina della Bibbia, la volontà di Dio tende al bene dell'uomo a tutti i livelli,...

  • L'AMAREZZA DEL FALLIMENTO

    11 marzo 2013

    Più e più volte sperimentiamo l'amarezza del fallimento, soprattutto dopo un tentativo che ci ha richiesto molto coraggio. In genere non pensiamo al fallimento come a un nemico, invece lo è. Tutto ciò che dobbiamo fare è pianificare una strategia che...

  • IL SUCCESSO

    11 marzo 2013

    Ci sono tanti tipi di successo, e alcuni sono più importanti di altri. C'era un abile coltivatore abilissimo nel seminare e nel raccogliere, ma la sua bravura non si fermava lì. Non coltivava solo i suoi suoi campi,ma anche la sua famiglia. La coltivava...

  • LA VISIONE DEL CUORE

    08 marzo 2013

    Tutte le persone che incontrerò oggi avranno una speciale qualità. Anche se non la vedrò. So che i miei occhi, per quanto buoni, si limitano a ciò che è tangibile, a quello che tutti possono vedere. Ma devo ricordare che ho anche un occhio interiore che...

  • L'INCONTRO COME DONO

    08 marzo 2013

    Incontrarti inaspettatamente è come un raggio di sole che squarcia le nuvole nere e sparge il suo sole dovunque. E il tuo sorriso è come una grande girasole che sorride di ritorno al sole. Dà al mio cuore la gioia di cui abbisognavo. Non pensare nemmeno...

  • GUIDA

    08 marzo 2013

    L'IMPORTANZA DI UNA GUIDA Avere qualcosa in cui credere ci sostiene nella vita. Se non l'abbiamo siamo come barche sbattute nella tempesta senza nessuno al timone. Se abbiamo la mente aperta, se siamo aperti alle cose, possiamo essere certi che i piccoli...

  • La perseveranza

    01 marzo 2013

    Samuel Johnson diceva che le grandi opere non si fanno con la forza, ma con la perseveranza. Ricordate sempre che non sono le opportunità a fare il lavoro, siamo noi. Quando la volontà è presente, non troveremo troppi ostacoli. Nostra è la terra; ogni...

  • Ricominciare da capo

    28 febbraio 2013

    Il modo migliore per affrontare qualsiasi situazione negativa è non attaccarci ad essa. Se dite di non poter perdonare, è perché non avete neppure provato. Serbare rancore (cioè negare il perdono) causa amarezza, dolore e desiderio di vendetta. Quando...

  • Aspirazioni

    27 febbraio 2013

    Parlatemi di luoghi tranquilli, di tesori non ancora scoperti, di pace che scorre come un fiume. Parlatemi di luoghi sereni che nessuna mano ha rovinato,che nessuna tempesta ha sconvolto. Trasmettetemi la sensazione del calore del sole e della nebbiolina...

  • Le difficoltà

    24 febbraio 2013

    Le difficoltà sopraffanno chi presta loro troppa attenzione. Pensate in questo modo: se avete dovuto lottare continuamente con delle difficoltà, vuol dire che state salendo a un livello superiore. Guardate bene: siete saliti o siete scesi? Siete più alti...

  • Saper attendere

    21 febbraio 2013

    Molti non amano aspettare. Aspettare è difficile, ma a volte se sappiamo attendere, i risultati saranno meravigliosi. Se aspettiamo senza sperare, immaginare o anticipare, stiamo solo sprecando tempo. Se invece aspettiamo immaginando una buona riuscita...

  • Pensieri positivi e pensieri negativi

    11 febbraio 2013

    Rinunciare e dire che provarci è inutile: ecco come il mondo pensa e agisce. Ma dentro di noi c'è una riserva di forza di cui noi non siamo consapevoli finché non v i attingiamo. Quando la vita diventa difficile, è il momento di dimenticare quello che...

  • La vera sicurezza

    10 febbraio 2013

    Se vi sentite insicuri, scoprite che cos'è la vera sicurezza. La vera sicurezza è qualcosa di più di un lavoro sicuro, di una famiglia e di persone fidate intorno a voi, La vera sicurezza è l'unione con lo Spirito. Avidità e presunzione sono minacce alla...

  • Come pregare

    23 gennaio 2013

    L'angoscia, la sofferenza, il conflitto e la malattia si sono perpetuate da quando gli esseri umani hanno incominciato a fissarsi su un metodo sbagliato di preghiera. Si sono allontanati dalla vera preghiera. Tuttavia, poiché desiderano ardentemente interrompere...

  • ...Su Gesù Bambino

    26 dicembre 2012

    “Nonna, chiese il bambino, come fa Gesù che è così piccolo nella mangiatoia ad essere anche Dio?” “Dio, tu lo sai, noi non lo vediamo, come non vediamo il nostro pensiero, perché Lui è Dio ed è sempre esistito ed è infinito. Da sempre egli amava se stesso,...

  • Le Religioni nel Mondo 2

    23 dicembre 2012

    Essere uno con l'altra persona esige un vuoto completo di noi: spostare tutti i nostri pensieri, le nostre intenzioni, i nostri progetti, per capire l'altro. E quelli che se ne intendono di dialogo dicono che bisogna entrare nelle pelle dell'altro, e...

  • IL NATALE VICINO

    18 dicembre 2012

    Per i cristiani in generale, il Natale è la festa più attesa, la festa della speranza, dell'amore. Secondo la tradizione, sarà ancora la festa della luce, con qualche limitazione a motivo della grave crisi economica. E radunerà ancora la gente per le...

  • La Felicità (Preghiera)

    14 dicembre 2012

    Aiutaci, Signore, a comprendere che non potremo essere felici finché non cercheremo l'appagamento nel progresso spirituale, che si verifica proteggendo la pace della nostra mente da tutto ciò che la può turbare. Con il tuo aiuto riusciremo a comprendere...

  • RICERCA in PRATICA15

    06 dicembre 2012

    “ Felicità è essere capaci di credere nelle nostre meravigliose qualità naturali. La capacità di credere è il tesoro più prezioso”. (Masami Saionji) L'umanità è oggi prigioniera di feroci desideri e di grandi ambizioni. E' insoddisfatta perchè ha moltiplicato...

  • RICERCA in PRATICA14

    05 dicembre 2012

    “Vorrei una casa!”...”Vorrei i soldi!”...”Vorrei essere presidente!”... “Vorrei essere famoso!”..Vorrei essere rispettato!”...”Vorrei essere sollevato dal debito!”... Queste sono grida e richieste che escono dal cuore di gente comune, ma nessuna di esse...

  • RICERCA IN PRATICA 13

    03 dicembre 2012

    L'Intuizione è sempre presente in noi. E' lì fin dall'inizio. Non è stata creata dall'uomo, né è necessario che lo sia. E' dentro di noi. E' intorno a noi E' ciò che siamo noi. Non è necessario cercarla. Dobbiamo semplicemente diventarne consapevoli....

  • RICERCA IN PRATICA 9

    28 novembre 2012

    Le ricerche degli scienziati possono aiutare molto la nostra intuizione dell'Universo, a percepire in esso ad es. l'infinita Creatività di Dio. La nostra mente che ha possbilità di ricezioni straordinarie, potrebbe fruire di momenti di felicità senza...

  • RICERCA IN PRATICA 2

    16 novembre 2012

    Incontrai Angelica ad un centro di spiritualità e tra noi ci fu un'intesa immediata che portò presto ad un'amicizia sentita. Non erano più gli anni dell'atletica in atto: I°campionessa italiana di corsa agli ostacoli, ma in lei lo sport era perennemente...

  • ALLA RICERCA DI SE STESSI 15

    08 novembre 2012

    CONSAPEVOLEZZA__COINVOLGIMENTO. La fede in Dio non è il semplice prendere atto che esiste l'Essere Superiore con tutte le prerogative che gli sono attribuite. La sua conoscenza,non è da parte nostra frutto di una attività intellettuale come altre. Nei...

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Presentazione

  • : Affermazione dello Spirito
  • : Questo blog vuole nascere con la stessa forza delle sorgive che vibrano dal suolo del territorio dove sono nata. L'acqua che esplode per poi fluire tranquilla ad amare la terra, mi ha sempre comunicato le sue piccole e grandi attrazioni con le forme di vita che la tenevano desta, trasmettendo suoni, riflettendo colori, nascondendo misteri. Vuole ora essere narrata perchè è sempre stata per la gente delle nostre terre un aiuto all'affermazione dello spirito.
  • Contatti

E L'ACQUA FIORI'

link

UN LIBRO PER DIRE TUTTO A TUTTI

 

  elacquaf  

 

Quando da bambina imparavo qualcosa, mi sentivo così felice da provare il desiderio di comunicarlo a tutti. L'avessi potuto moltiplicare almeno per 13...!

La nostra famiglia patriarcale, un esempio fra gli ultimi nel Friuli Occidentale, era formata           da due coppie di genitori, la prima con 8 figli, i nostri cugini e la seconda di 5, io e i miei fratelli. 13 ragazzi, un numero che mi è sembrato da sempre una meraviglia.

Avevamo il nonno, solo, rimasto vedovo a 38 anni, con 7 bambini piccoli. Contava per molti. In lui tutto era molto. L'affetto, il discernimento, l'intelligenza, l'onestà, l'amore per la terra, la frugalità, molto anche il vino che beveva (con le dovute pause) e molto risonanti i

predicozzi che ne seguivano, forte l'impronta da dittatore ... 

C'era anche una zia nubile che sembrava non contare molto, ma all'atto pratico ci teneva ad essere. E tanto.

Io che temevo, stimavo e amavo “molto” il nonno, sapevo che tra lui e me c'erano i miei genitori. Non sono in grado di valutare in termini di quantità da chi ho ricevuto di più. Ogni tanto mi mettevo a scrivere con il desiderio di poter comunicare con molti, con tutti. 

Ad un certo punto mi accorsi di poter sintetizzare la mia vita grazie ad un episodio in grado di  attraversarla in tutta lunghezza.

Da ragazzina riuscii a scoprire, di nascosto dai famigliari il luogo, proibito perché pericoloso, dov'era la sorgente da cui nasceva la Sil un torrente rispettabile, e nostro anche, dato che circondava i campi della famiglia. Il fiotto esplodeva con veemenza dalla terra e ricadeva su se stesso, spento. “Fa il fiore!” dicevo io.”Il fiore!...Devi fare il fiore!...”

E immaginavo una corolla e gliela lanciavo. Mai in tempo. Quello si spegneva su se stesso. Miseramente. Veder l'acqua fiorire: un desiderio impossibile.

Eppure la mia acqua, quella dell'”Occhio”, la mia sorgente preferita, fiorì. Lo fece dopo che

“I Fontanaz”, compagni e vicini dell'Occhio, erano stati soffocati dal cemento.

 

Io dovevo raccontare “E l'acqua fiorì” e il libro si impuntò con il voler dire tutto a tutti.

Non c'era solo “l'Occhio” e la sua acqua. Una forte spinta mi veniva anche dall'opera dello storico E.J. Hobsbawm: “Il Secolo Breve 1914-1991”.

Ero rimasta colpita da questa sua affermazione: “Il mutamento sociale più notevole e di più vasta portata del secolo XX, quello che ci taglia fuori per sempre dal mondo del passato, è la morte della classe contadina. Fin dall'età neolitica la maggior parte degli esseri umani era sopravvissuta grazie alla terra e al bestiame...”

Nata in una famiglia di piccoli proprietari terrieri, sapevo molto bene com'era la vita dei contadini, avendo vissuto di persona i passaggi che portavano in maniera vorticosa verso la crisi finale. Sulla morte in questione non c'erano dubbi. Ma la classe contadina è esistita. E' esistita! Che cosa significa il tagliarci fuori per sempre dal mondo del passato? Dentro di me esplose la più travolgente delle sorgenti. Non volevo essere tagliata fuori da un mondo che era stato il mio.

E' esistita. E se è esistita, non può essere morta del tutto. Lo storico Hobsbawm ha un grande senso della realtà ed io lessi il suo libro con passione, in attesa di conoscere le sue proposte e immedesimarmi nelle eventuali speranze.

“Ciò che ho scritto, afferma l'autore, non può dirci se e come l'umanità può risolvere i problemi che si trova difronte all'inizio del nuovo millennio. Forse può aiutarci a capire quali sono questi problemi e quali condizioni sono richieste per la loro soluzione, ma non in quale misura siano presenti questo condizioni, né se siano in procinto di avverarsi...

Viviamo in  un mondo catturato, sradicato, trasformato dal titanico processo tecnico-scientifico dello sviluppo del capitalismo che ha dominato i due-tre secoli passati....Ma il mondo deve cambiare”.

Il tutto non rischia di coincidere con l'eclissi del mondo dello spirito?

Mi imposi di scrivere, di raccontare la mia vita innestata al vivo con quella della nostra gente di paese. Forse può ritornare il bisogno di pensare, di capire, confrontare, andare anche al di là di ciò che ci attanaglia tutto intorno.

L'argomento fa riflettere. Lasciamolo riposare.

 

P.S. Per risollevarci un po'. Mi è venuta questa presentazione per il nonno:

“Era alto e asciutto, fatto di roccia e con i baffi in giù”. Ora sottolineo che quando non era brillo non parlava. Mai. Per sapere come riusciva a farci 'filare' e per sapere come noi, i Tredici riuscivamo ad amarlo, bisogna leggere il libro

 

  link

 

 

 

AFFERMAZIONI

 

 

 

 

Gli uomini vivono pacificamente

e agiscono concordemente,

 

solo quando uniti

dalla medesima concezione del mondo,

 

quando concepiscono alla stessa maniera

i fini ultimi delle proprie azioni.

 

Lev Tolstoj

 

 

 

Tolstoj 

 

 

                                                                                                                                                                              

Esiste una legge che governa tutta la creazione. 

I principi che agiscono nell'universo esteriore

e che gli scienziati possono scoprire

vengono definiti leggi naturali.

 

Ma vi sono leggi assai più sottili   

che governano i piani spirituali interiori  

e il regno profondo della coscienza.

 

Sri Yukteswar                                           

 

 

Yukteswar 

 

 

 

 

O Spirito, Tu sei appena al di là della mia vista, con cui scorgo la tua bellezza esteriore.

Sei appena al di là del mio udito con cui ascolto il miscuglio dei suoni terreni.

Sei appena al di là del mio tatto, con cui percepisco gli oggetti del tuo mondo.

 

Sei appena al di là del velo della splendida natura.

Negli sguardi teneri dei fiori, nel sapore del cibo che ci nutre,

e in tutti gli altri tuoi doni generosi, si nasconde l'essenza del tuo Essere,

la tua eterna dolcezza.

 

Quando ti invoco, tu sei appena al di là della mia voce tremante.

Sei appena al di là della mia mente che prega.

Sei appena al di là dei miei sentimenti più profondi.

Sei appena al di là dei miei sacri pensieri.

 

Sei appena al di là del mio desiderio ardente di Te.

Sei appena al di là delle mie meditazioni.

Sei appena al di là del mio tenero amore.

 

O Imperscrutabile dai mortali!

Apri i miei occhi perchè io ti possa vedere quale realmente sei !

 

Paramhansa Yogananda

 

 

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PAVEL A. FLORENSKIJ

 

 

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Pavel A.Florenskij (1882-1937) nasce ad Evlach (Azerbaigian) ed è considerato il grande Leonardo russo. Nella città natale inizia la sua formazione liceale, che poi continua a Tiflis (Georgia). A 18 anni si iscrive alla facoltà di matematica a Mosca, frequentando anche i seminari di filosofia antica e la facoltà di filosofia contemporanea. Non è possibile accennare neanche per sommi capi alla vastità della sua opera, che al suo tempo, il regime sovietico mantiene del tutto nascosta.

Solo a partire dal 1991, dopo l'apertura degli archivi del KGB, si scopre il grande contributo che egli ha dato alla letteratura, alla filosofia contemporanea, un contributo estensibile con altrettanto vigore e padronanza alla teologia e alla scienza.

Nel 1910 si iscrive alla facoltà di teologia approfondendo biblistica, teologia fondamentale, mistica, simbologia, senza tralasciare la passione per la matematica e la scienza che egli ritiene integratori essenziali al suo spirito e alla teologia stessa. Sostiene la loro compatibilità affermando che a ciascuno Dio ha concesso una certa misura di fede, “cioè una convinzione di cose invisibili”.

Nel 1910 sposa Anna Michaijlovna e nel 1911 viene solennemente ordinato sacerdote della Chiesa ortodossa. E' impossibile per noi accennare all'insieme degli impegni, dei ruoli, delle produzioni teologiche e scientifiche, affidategli queste ultime, dallo stesso regime comunista e conservate accuratamente nell'archivio di famiglia.

Nel 1933 viene arrestato, condannato a 10 anni di lager e trasferito alle isole Solovki, nel Mar Bianco, dove, in un monastero era stato eretto il primo gulag staliniano.

Lì continua a portare avanti le ricerche di sempre: sul gelo perpetuo, sull'estrazione dello iodio. Realizza scoperte scientifiche come la produzione di un liquido anticongelante.

 

Fino alla fucilazione, ordinata dal regime sovietico, l'8 dicembre 1937, presso Leningrado, Florenskij continua a lavorare indefessamente e a scrivere, quando gli viene concesso due-tre volte al mese, ai singoli membri della famiglia lettere piene di saggezza e di struggente affetto. Non ha mai la certezza che sia le lettere come le copie delle sue scoperte scientifiche arrivino a destinazione.

 

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“La mia unica speranza è che tutto ciò che si fa rimane: spero che un giorno in qualche modo a me pure sconosciuto, sarete ricompensati da ciò che ho tolto a voi, miei cari. Se non fosse per voi rimarrei in silenzio”.

(Non dimenticatemi.1935)

 

 

“Dio è essere assoluto perché è atto sostanziale di amore, atto-sostanza, Dio, o la Verità, non solo ha amore ma è anzitutto amore! (Gv. 4,8) Cioè l'amore costituisce l'essenza di Dio, la sua propria natura, non è una relazione provvidenziale. Dio è Amore, non solo uno che ama sia pure perfettamente”.

 

“Il Signore ha nascosto tutto ciò che solo si può dire degno di essere conosciuto, ai dotti e ai sapienti e lo ha rivelato ai piccoli... volendo proprio dire: la verace sapienza umana, la verace razionalità umana sono insufficienti proprio perché umane. Allo stesso tempo l'infanzia mentale, il difetto di quella ricchezza tutta mentale la quale impedisce di entrare nel Regno dei Cieli, può essere la condizione per acquistare la sapienza spirituale. La pienezza di tutto è in Gesù Cristo e perciò si può ottenere la sapienza solo per Lui e da Lui”.

“Che cos'è la verità? domandò Pilato alla Verità, (Gesù). Non ebbe risposta perché la domanda era vana. Davanti a lui stava la Risposta viva, ma Pilato non vide nella Verità la verità. Ammettiamo che il Signore avesse risposto al procuratore romano non solo con un silenzio eloquente, ma anche con le parole: “Io sono la Verità”, anche in questo caso l'interrogante sarebbe rimasto senza risposta, perché non sapeva riconoscere per verità la Verità, della cui genuinità non poteva convincersi. La conoscenza di cui abbisognava Pilato, la conoscenza che prima di ogni altra manca all'umanità, è la conoscenza delle condizioni di attendibilità.

Che cos'è l'attendibilità? E' La comprensione del carattere specifico della verità, il riconoscimento nella verità del segno che la distingue dalla non verità. Dal punto di vista psicologico questo sapere si manifesta sotto forma di beatitudine imperturbabile, di fame saziata di verità”.

 

“La conoscenza è una uscita reale del conoscente da se stesso, oppure, (le due cose si equivalgono) un reale ingresso del conoscente nel conosciuto, un'unione reale del conoscente e del conosciuto.

La causa dell'amore per Dio è Dio, dice S. Bernardo da Chiaravalle. Invece amare la creatura visibile significa permettere all'energia divina ricevuta di espandersi attraverso chi l'accoglie, all'esterno, attorno a chi l'accoglie, come nella divina trinità”.

(Da “La colonna e il fondamento della verità”)

 

Non rinnegare per nessun motivo la Verità. Ma non una verità come, adaequatio, come formale corrispondenza logica tra fenomeno e parola, ma come adesione profonda alle concrete nervature del reale, al senso più profondo della vita e della storia, come fedeltà alla propria persuasione, fino alla sequela della croce... assumere sulla propria carne, il destino tragico e le sofferenze della Russia... E'chiaro che il mondo è fatto in  modo che non gli si possa donare nulla se non pagandolo con sofferenza e persecuzione. E tanto più è disinteressato il dono, tanto più crudeli saranno le persecuzioni e atroci le sofferenze. Tale è la legge della vita, il suo assioma fondamentale... Per il proprio dono, la grandezza, bisogna pagare con il sangue”.

 (Da “Lettere dal carcere”, 13 febbraio 1937).

 

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ILCAMMINO DELL'UOMO

di Marin Buber
 

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Un giorno, mentre il Rav della Russia, S. Zalman, attendeva di comparire davanti al tribunale, il comandante delle guardie entrò nella sua cella. Sapendolo ferrato in questioni della Bibbia gli chiese: “Come bisogna interpretare che Dio Onnisciente chieda ad Adamo: “Dove sei?”

“Credete voi, rispose il Rav, che la Scrittura è eterna e che abbraccia tutti i tempi e tutti gli individui?” “Sì, lo credo”, disse la guardia”. “Ebbene, rispose il Rav, in ogni tempo Dio interpella ogni uomo: “Dove sei? Che fai della tua vita? Adamo sei tu. E' a te che Dio si rivolge”.

 

 

“Ogni uomo è Adamo e per fuggire alla responsabilità della propria vita, trasforma l'esistenza in un congegno di nascondimento. Persistendo nel nascondimento davanti al volto di Dio, scivola sempre più profondamente nella falsità. Si crea in tal modo una situazione che diventa sempre più problematica. Dato che l'uomo non può fuggire all'occhio di Dio, cercando di nascondersi a lui, si nasconde a se stesso”.

 

 

“Ad un certo punto tutto dipende dal fatto che l'uomo senta o meno la domanda che Dio in Adamo ha fatto ad ogni uomo. La voce di Dio è di un silenzio simile ad un soffio ed è facile soffocarla. Finchè questo avviene, la vita dell'uomo non può diventare “cammino”.

Per quanto ampio sia il successo e il godimento di un uomo, per quanto vasto sia il suo potere e colossale la sua opera, la sua vita resta priva di un cammino finchè egli non affronta la voce. Adamo lo fa, riconosce di essere in trappola e confessa”.

 

 

“Nessun cammino può farti uscire dal vicolo cieco in cui ti sei smarrito”. Esiste un ritorno perverso a se stessi che, invece che provocare l'uomo al ravvedimento e metterlo sul cammino, gli prospetta insperabile il ritorno e così lo inchioda in un realtà in cui ravvedersi appare assolutamente impossibile e in cui l'uomo riesce a continuare a vivere solo in virtù dell'orgoglio demoniaco, dell'orgoglio della perversione”

 

 

“Con ogni uomo viene al mondo qualcosa di nuovo che non è mai esistito, qualcosa di primo e di unico. Ogni singolo uomo deve portare a compimento la propria natura in questo mondo, a sviluppare la propria unicità e irripetibilità, non invece a rifare ancora una volta ciò che un altro, fosse pure una grande personalità, ha già realizzato. Siamo in presenza di un insegnamento che si basa sul fatto che gli uomini sono ineguali per natura e non bisogna cercare di renderli uguali”.

 

 

“In ognuno c'è qualcosa di prezioso che non c'è in nessun altro”. Ma ciò che è prezioso dentro di sé, l'uomo può scoprirlo solo se coglie veramente il proprio sentimento più profondo, jl proprio desiderio fondamentale, ciò che muove l'aspetto più intimo del proprio

essere. L'essenziale è che l'uomo diriga la forza di quello stesso sentimento, di quello stesso impulso, dall'occasionale al necessario, dal relativo all'assoluto: così troverà il proprio cammino.

Ciò che conta in ultima analisi è lasciar entrare Dio dentro di sé”.

 

 

 

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